domenica 25 settembre 2011







Il testo è del premio Nobel per la letteratura Seferis che 


durante la dittatura dei colonnelli andò in esilio e le cui 


poesie furono bandite. Questa, musicata da Theodorakis, era 


diventata quindi una specie di canto di 


resistenza e venne intonata dalla gente anche al funerale di 


Seferis. 








Sto perigiali to krifoki aspro san peristeridipsasame to mesimeri?
ma to nero glifo.
ki aspro san peristeridipsasame to mesimeri?
ma to nero glifo.
Pano stin ammo tin ksanthigrapsame t' onoma tis?Oraia pou fisikse o batis
kai svistike i grafi .
Me ti kardia, me ti pnoi,ti pothous kai ti pathospirame ti zoi mas? lathos!
ki allaksame zoi.
Pano stin ammo tin ksanthigrapsame t' onoma tis?Oraia pou fisikse o batis
kai svistike i grafi .
Me ti kardia, me ti pnoi,ti pothous kai ti pathospirame ti zoi mas? lathos!
ki allaksame zoi.



Traduzione

Sulla costa, là dove è nascosta 
bianca come una colomba 
 avevamo sete, a mezzogiorno 
 ma la nostra acqua era amara…

Sopra la sabbia dorata 
abbiamo scritto il suo nome (= della libertà; della Grecia, dell’amata?) 
ma come soffiava la brezza 
 e ha cancellato ciò che era scritto sulla sabbia

Con quale cuore, con quale spirito 
con quale desiderio, con quale dolore 
abbiamo cercato di prendere la vita, male! 
allora l’abbiamo cambiata.
 

1 commento:

  1. My warmest thanks to Seferis , Theodorakys and Maria Farantouri for this unforgettable song .It is a patriotic lyric , it should deeply touch the heart of everyone who loves democracy , liberty and justice .
    With my best regards.

    Giuseppe Nida

    RispondiElimina